Google AdWords: Un piccolo “segreto” per ridurre il costo per click

Ridurre i costi su Google AdWords

Oggi vi sveliamo un “segreto” sulle campagne AdWords. Vi spieghiamo uno dei metodi utili per rispondere alla domanda “Come spendere meno su Google AdWords?” Quello che vi raccontiamo oggi è il punto di partenza per costruire investimenti efficienti su Google, non è l’unico (li affronteremo tutti in successivi articoli), ma è quello da cui nasce tutto il meccanismo AdWords.

Ridurre i costi su Google AdWords

CPC, ovvero il costo per ogni click

Come abbiamo già scritto in un precedente articolo investire in pubblicità su Google può essere veramente vantaggioso sia dal punto di vista dell’efficacia (la capacità di raggiungere clienti disposti a comprare ciò che noi stiamo offrendo) sia da quello dei costi, infatti abbiamo il completo controllo sulla spesa.

Il CPC, come in tutte le campagne pay-per-click è il costo per ogni click che riceviamo. Questa variabile influenza le nostre possibilità di avere un ritorno dell’investimento positivo ed è dunque necessario lavorare per abbassarlo.
Il CPC non è una cifra fissa prestabilita, ma varia in relazione a tanti fattori, ad esempio il punteggio di qualità dei nostri annunci, sui quali possiamo avere un’influenza. Per creare campagne Google AdWords convenienti possiamo lavorare per abbassare il costo per ogni click.
Oggi vi raccontiamo uno dei modi con cui possiamo ridurre il CPC.
Diamo subito la risposta per poi approfondire l’argomento: quello che conta è la pertinenza dei nostri annunci rispetto alle ricerche effettuate dagli utenti per trovarci.
Se i nostri annunci sono pertinenti Google ci ricompenserà con prezzi più bassi per ogni click, inoltre avremo maggiore probabilità di ricevere ordini o chiamate per il prodotto che vendiamo.
Per spiegare meglio questo concetto, ricostruiamo un po’ di storia della grande azienda americana.

Breve storia di Google

Oggi consideriamo Google il migliore e il più utilizzato motore di ricerca, ma non fu il primo, anzi quando nel 1998 la grande G si lanciò in questo mercato esistevano già aziende considerate colossi come Yahoo e AltaVista ed entrambe erano piazzate molto bene.

In quel momento storico, poche persone avrebbero scommesso che Google avrebbe sorpassato tutti i motori di ricerca. Era Davide contro Golia, ma in meno di 5 anni vinse la partita, infatti in poco tempo Google diventò Golia e gli altri Davide.

E’ ancora più incredibile il risultato di Google se si considera che raggiunse questi risultati senza essere (all’epoca, oggi le cose sono un po’ cambiate) un’azienda marketing oriented, G creò semplicemente il miglior sistema e tutti iniziarono a bussare alla sua porta.

Come vengono valutati gli annunci da Google

Una domanda, una risposta.

La missione di Google era ed è quella di costruire un motore di ricerca che dia alle persone esattamente quello che cercano, fino ad ora c’è riuscito sviluppando una straordinaria formula matematica che aiuta a capire chi e perché visita un determinato sito web.
Ripetiamo, tutta l’attenzione dell’azienda americana era ed è dare alle persone risposte alle loro domande, o meglio fornire informazioni utili per gli utenti rispetto a ciò che cercano, così quando G iniziò a vendere pubblicità pay per click, divenne estremamente interessato/preoccupato che gli inserzionisti inserissero messaggi pubblicitari altamente rilevanti rispetto alle parole cercate. Pensate alla nostra sorpresa se digitando palloni da calcio vedessimo apparire risultati su quanto è bello un certo hotel. Se questo dovesse accadere gli utenti del motore di ricerca riceverebbero un cattivo servizio e anche Google ci perderebbe. Per questo motivo Google ricompensa per essere pertinenti ovvero per creare annunci di qualità.

Ridurre i costi su Google AdWords

 Come fa Google a valutare gli annunci pubblicitari?

Google valuta le nostre inserzioni pubblicitarie, come abbiamo visto,  in base all’utilità che possono dare ai suoi utenti. Viene utilizzata una formula per dare un voto attraverso il quale stabilire il valore dell’annuncio, questo voto è il punteggio di qualità.

Il PQ va da 1 per gli annunci peggiori a 10  per i migliori e non è segreto, ma possiamo visualizzarlo all’interno del nostro account AdWords. Più complicato è capire l’esatto funzionamento della formula che non è mai stata resa pubblica. Quello che sappiamo e su cui possiamo lavorare per migliorare i nostri annunci sono le tre componenti principali che costituiscono il punteggio di qualità.

  • Percentuali di clic prevista, misura la probabilità che il nostro annuncio riceva un clic, in sintesi il CTR previsto. Puoi trovare una spiegazione dettagliata di questa variabile nella sezione 3 del nostro articolo creare una campagna Google AdWords;
  • Pertinenza degli annunci, valuta il livello di corrispondenza tra le parole chiave scelte ed il testo dell’annuncio;
  • Esperienza pagina di destinazione, misura la chiarezza, la pertinenza e l’esperienza di navigazione della landing page  a cui rimandiamo gli utenti, in pratica la qualità della pagina di destinazione.

Il punteggio di qualità di Google AdWords

Le tre componenti illustrate sopra ricevono a loro volta un giudizio attraverso la scala:

  1. Sopra la media, 
  2. Nella media
  3. Sotto la media.

Queste tre valutazioni ci danno in modo molto semplice un’idea di come si posiziona il nostro annuncio, rispetto a determinate parole chiave, in confronto alla media degli annunci pubblicati.

Nota:Il punteggio di qualità non è un entità statica e definitiva, ma può essere modificato durante la campagna agendo sulle tre componenti principali. Il know how acquisito nell’esperienza di diverse campagne da un professionista AdWords può essere utile per lavorare di fino su queste variabili.

Punteggio di qualità e CPC

L’importanza del PA è data dal suo collegamento diretto con il costo per click, CPC, infatti parole chiave con alto PQ riducono anche del 30% il CPC. Più è alto il punteggio di qualità, e meno devi pagare per i nostri annunci, in caso contrario Google farà pagare molto per mostrarli, ci penalizzerà perché per lui è come offrire un servizio scadente ai suoi clienti.
Possiamo quasi considerarlo un “effetto darwiniano”, una deliberata selezione naturale che castiga le pubblicità peggiori (meno pertinenti) e premia le migliori. Se volessimo sintetizzare con uno slogan potremmo dire che “quello che è buono per i clienti di Google è buono per Google (e anche per noi come advertiser)”.

Consiglio: lavorare su parole chiave, testo annunci e landing page

Una volta compreso il meccanismo di Google è necessario sapere dove andare a modificare la nostra campagna. Fino ad ora abbiamo parlato spesso dell’importanza degli annunci, ma il meccanismo coinvolge tre parti tra loro collegate:

  • Parole chiave, o keywords, sono le parole sulle quali scegliamo di apparire. Quando l’utente digiterà quelle parole si attiverà l’asta e noi parteciperemo con la nostra offerta per apparire;
  • Testo degli annunci, è il nostro annuncio pubblicitario;
  • Landing Page, o pagina di atterraggio, è il link a cui viene inviato l’utente che ha cliccato sul nostro annuncio.

 Conclusioni

Costruire campagne AdWords efficienti ed efficaci significa raggiungere gli obbiettivi che  ci siamo posti, cioè recuperare mail, vendere un prodotto o anche semplicemente farci conoscere da una fetta di pubblico, possibilmente al minor costo possibile. Il controllo totale che ci dà AdWords ci permette di lavorare sul CPC, ridurlo ci darà la possibilità ottenere risultati spendendo meno. Ricordiamoci che anche un CPC più basso di pochi centesimi per ogni clic porta ad un risparmio di centinaia/migliaia di euro nel lungo periodo.